mercoledì 5 febbraio 2014

Salvador Dalì


Il gran museo dedicato a Salvador Dalì, invece, si trova nella città de Figueres (Girona).
Il cuore del museo è l'edificio che ha ospitato il teatro cittadino quando Dalì era ancora un bambino e dove è stata organizzata una delle prime esposizioni pubbliche del giovane Dalì. Il vecchio teatro fu bombardato durante la guerra civile spagnola ed è rimasto in rovina per decenni, fino a quando Dalì e il sindaco di Figueres decisero di ricostruirlo come museo da dedicare al più celebre cittadino della città, nel 1960. Il museo occupa tuttavia anche alcuni spazi ed edifici adiacenti al vecchio teatro.
Il museo ha aperto nel 1974, espandendosi di continuo durante gli anni ottanta. Ospita la più grande collezione di opere dell'artista (sebbene con poche opere di grande rilievo), parte della quale deriva direttamente dalla collezione personale del pittore.
Oltre ai dipinti di Dalì, il museo contiene sculture, collage, marchingegni meccanici e un salotto i cui mobili, osservati da una certa prospettiva, sembrano la faccia dell'attrice Mae West.
Il museo possiede inoltre una piccola selezione di opere di altri artisti (El Greco, Marcel Duchamp, per esempio) collezionate da Dalì, oltre a una galleria dedicata ai lavori dell'artista catalano, amico e compagno di Dalì, Antoni Pitxot, che divenne direttore del museo dopo la morte di Dalì.
Dalí è sepolto in una cripta nel basamento del museo.
Il più grande museo surrealista del mondo oggetto.
Inaugurato nel 1974, il Teatro-Museo Dalí è stato costruito sui resti dell’ ex
teatro di Figueres. Il museo
contiene la più vasta gamma di opere che abbracciano la carriera artistica di Salvador Dalí (1904-1989),
dalle sue prime esperienze artistiche alle sue creazioni surrealiste, fino alle opere degli ultimi anni della
sua vita.
alcune delle opere più importanti in mostra sono:
Port Alguer
(1924),
La ragazza di
Figueres
(1926),
Lo spettro del Sex Appeal
(1932),
Autoritratto molle con pancetta fritta
(1941),
Poesia
d'America - Gli atleti Cosmic
(1943),
Galarina
(1944 -45),
cesto di pane
(1945),
Naso di Napoleone
trasformato in una donna incinta spasso con la sua ombra melanconica, tra rovine originali
(1945),
Leda
atomica
(1949),
Apoteosi del dollaro
(1965),
Galatea delle sfere
(1952 ) e
all'alba, a mezzogiorno,
pomeriggio e sera
(1979).
Dovremmo anche notare la serie di opere che l'artista ha realizzato
espressamente per il Teatro-Museo, come la Sala Mae West, la Sala Palazzo del vento, il Monumento a
Francesc Pujols e la Cadillac Rainy.Inoltre sono da vedere le opere di altri artisti: El Greco, Marià Fortuny,
Modest Urgell, Ernest Meissonier, Marcel Duchamp, Wolf Vostell, Antoni Pitxot.
Il
Teatro-Museo Dalí
deve essere visto nel suo insieme, come la grande opera di Salvador Dalí,
concepita e progettata dall'artista, al fine di offrire ai visitatori la possibilità di entrare all'interno del suo
mondo affascinante e unico nel suo genere.
Dali Escultor - Colección Privada  è i, invece, il museo che raccoglie la collezione privata di Salvador Dalì a Barcellona:
www.daliabarcelona.com  
info@dalibarcelona.com
Indirizzo: Calle Arcas, n° 5 93 318 17 74 Barcelona 08002
http://www.yelp.com/biz/centre-art%C3%ADstic-museu-dal%C3%AD-escultor-barcelona-2 




Centre Artístic. Museu Dalí Escultor
Category: Museums  [Edit]
Carrer dels Arcs, 5
08002 Barcelona
Neighborhood: Barri Gòtic
+34 933 181 774
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MUSEO DALÍ DI BARCELLONA COLLEZIONE PRIVATA
Dentro un edificio prestigioso come El Real Círculo Artístico de Barcelona, situato nel centro della città, espone una collezione di opere di Salvador Dalí, sculture originali del della collezione Isidro Clot. Recentemente nello stesso edificio permane una mostra di Amanda Lear, relazionata con l'esposizione Daliniana. Si possono acquistare anche gadget di Salvador Dalí, poster, video ecc. Il Real Circulo Artistico de Barcelona è un edificio storico dal nome Palacio Pignatelli ora sede di una società Culturale, senza fini di lucro che riunisce persone il cui interesse sono Le Belle Arti.
IL SURREALISMO
Definire questa parola è semplicissimo:
- la massima libertà di espressione fuori da tutti i canoni convenzionali
- per giungere a quanto sopra necessita rifiutare la razionalità
- liberare l'immaginazione al massimo sino ad arrivare a uno stato di SUR -REALTÀ
-
spesso i quadri surrealisti utilizzano l'allegoria che viene vista come una figura retorica quindi concreta o reale ma che esprime un concetto astratto.
-
Il fondatore del surrealismo nel 1920 fu André Breton.
Salvador Dalí si iscrisse al movimento stravolgendone i canoni, dopo di che se domandaste a Dalí cosa è il surrealismo, vi risponderebbe: Salvador Dalí è il surrealismo.

DA DOVE VIENE IL SURREALISMO.
Il Surrealismo canalizza due concetti precedenti: La Metafisica e il Dadaismo


- la Metafisica - si basa su allucinazione, mistero e sogno.
- utilizza personaggi mitologici e manichini collocandoli fuori del tempo che è la fase dopo la Meta Reale o fisica
- nel quadro vengono utilizzati diversi punti di fuga costringendo a chi lo vede di ricomporlo.
- i colori e le forme sono di tipo piatto
- della metafisica, il surrealismo utilizzerà principalmente il concetto di allucinazione e sogno in quanto ambedue aprono conseguentemente una finestra nel mistero.
La metafisica è un monopolio Italiano nato a Ferrara nel XX secolo. Gli autori più importanti furono G. De Chirico, A. Savino e C. Carrà.

- Il Dadaismo - Movimento anti Arte. Fondato da Tristan Tzara. Uno dei suoi interpreti principali fu Marcel Duschamp, amico di Dalì. Il Dadaismo enfatizza la stravaganza, la derisione e l'umorismo. Praticamente quasi tutti i dadaisti convergerono nel surrealismo in quanto stravaganza, derisione e umorismo fanno parte della libertà di espressione che è una delle caratteristiche principali del surrealismo.

Salvador Dalí. Il metodo paranoico critico.

IL METODO SPONTANEO DI CONOSCENZA IRRAZIONALE DEI FENOMENI DELIRANTI.

Prefazione.

Abbiamo la possibilità di scoprire il più grande genio del movimento pittorico chiamato SURREALISMO. In ordine di importanza dopo le opere di Antoni Gaudí, Salvador Dalí è colui che più di ogni altro attira visitatori nei sui musei.

Salvador Dalí secondo Sigmund Freud.
Freud
, padre della psicoanalisi, si dichiarò interessato a scoprire la genesi di un quadro derivante dal processo mentale di Salvador Dalí affermando inoltre sebbene che in possesso di una innegabile maestria, Dalí era affetto da seri problemi psicologici.

La paranoia genera allucinazioni, frustrazione e talvolta produce comportamenti violenti. La presenza di Gala nella vita del pittore fa in modo da evitarne il suicidio (parole dello stesso Dalí).

COSA È IL SURREALISMO
Detto questo considerando che il surrealismo è la massima espressione della libertà di pensiero, le allucinazioni e gli stati deliranti anziché trascinare Dalí nel barato della malattia (pazzia) venivano convertite in vere opere d'arte.
La realtà inoltre ci dimostra come Dalí interpretava il personaggio di Salvador Dalí al quale se potessimo chiedere cosa fosse il surrealismo, avrebbe risposto: io sono il surrealismo!.

Il Mistero.
Si veda per esempio la chiesa e i suoi dogmi come misteri irrisolvibili o inspiegabili ma che da sempre crea dibattiti quindi un interesse nel cercare possibili soluzioni o spiegazioni e questo perdura sin da tempi ancestrali. Nonostante questo le persone continuano a frequentare la chiesa per la loro fede che talvolta corrisponde a mistero e un enigma.

Ora immaginate che Dalí oltre ad essere paranoico sia una persona fortemente intuitiva e intelligente, pronta di spirito e di riflessi (come dimostrò in più occasioni) e che nel comporre la sua opera maestra, il museo di Figueras definito come il "monumento a tutti gli enigmi", abbia pensato proprio a una cosa irrisolvibile dove le persone che vanno a visitarlo dopo aver abbandonato la razionalità e abbracciato la libertà di pensiero, possano cercare di risolvere alcuni misteri dettati dalle opere Daliniane e che ciascuno dei visitatori prefiguri una soluzione diversa da tutte le altre soluzioni degli altri visitatori. Sinceramente credo che questo museo proprio perché è il più visitato di Spagna (dopo quello del Prado di Madrid,) ancora oggi desta tutto questo interesse.

Il surrealismo, visto come massima espressione onirica.
Il sogno può essere rigeneratore del corpo può generare paure e incubi. Dalí è forse l'unico che con le sue opere le interpreta dando un volto a questa dimensione.

A COSA FA RIFERIMENTO IL SURREALISMO?
Guardando un opera di Salvador Dalí si deve intuire a chi o a cosa fa riferimento e principalmente quale messaggio vuole esprimere l'autore. Normalmente predilige grandi pensatori per esempio i grandi filosofi, Platone, che segue la linea tracciata da Socrate (suo maestro), sistemizza le dottrine religiose e politiche. Aristotile, il genio della dialettica e della logica (allievo di Platone e maestro di Alessandro Magno) e Zoroastro che lo considera il grande autore di oracoli. Oppure si riferisce a grandi scoperte scientifiche per il cambiamento che hanno prodotto nella società o altri quadri si riferiscono a episodi mitologici dove il significato o l'allegoria viene conseguentemente surrealizata.

LA SIMBOLOGIA DI DALÍ - Alcuni Simboli ricorrenti
L'uovo, interpretato da Dalì come simbolo della nascita e della vita, ma anche  della creazione del mondo. Per Dalí è innanzitutto il nido, la casa.
Lo duro y lo blando, Il duro e il morbido o molle. Due simboli ricorrenti esempio gli orologi molli e le rocce di Cap de Creus da dove ricava la base per i disegni.
Le stampelle
hanno una serie di significati bivalenti come il sostegno del corpo o dell'inconscio considerato la sua parte molle o debole.
La mosca
forse l'insetto più simbolico, Dalí gioca spesso con le mosche che al contrario della cavalletta (Saltamonte - dipinta anche nel " il grande masturbatore") non gli produce panico. A volte però le introduce in scene di morte.
Il cipresso
doppio simbolo di vita e morte, interiore esteriore, oppure un simbolo fallico.
Il calamaio
rappresenta la forte autorità paterna, ma anche qui si rileva una componente sessuale: fallica.
Le formiche
generalmente appaiono su elementi putrefatti o che stanno per diventarlo esprimendo la morte.
L'asino putrefatto
(Burro putrefacto) una simbologia del periodo Lorchiano (Scuola delle Arti di Madrid) sintetizza dadaisticamente tutto ciò che è convenzionale nelle persone comuni che le chiamerà putrefatte perché fuori moda e retrograde, in più queste persone, non hanno una visione innovativa del mondo ed in particolare dell'arte.
Il Guglielmo Tell rappresenta il conflitto tra il padre e lo stesso Salvador Dalí che si vede come un bersaglio per la freccia "fallica". Inoltre il Guglielmo nasce dopo il rifiuto del padre della relazione Gala Dali.

Altri simboli Daliniani sono:

le mutilazioni,
simbolo di castrazione.
il marinaretto con il cerchio rappresenta lui stesso piccolo e perbenista di fronte alle imposizioni e le convenzioni sociali, esempio quelle del sesso.
La masturbazione
che viene relazionata con l'onanismo anche se generalmente si riferisce al coito interrotto, diviene un icona Daliniana che probabilmente risale alla sua gioventù (e non solo) per via del piacere o dell'estasi derivante da questa pratica. Chiaramente la masturbazione si può relazionare al difficile o mancato rapporto femminile. A giudicare il periodo in cui dipinge il Gran Masturbador 1929, ci troviamo a cavallo di due episodi importanti della vita di Dalì, Garcia Lorca e Gala.

Nella simbologia Daliniana, Cadaques o le rocce di Cap de Creus non vengono definite come simbologia ricorrente. Si dice che Salvador Dalí disegnandole costantemente sulle sue tele creò il " mito dell'Empurdà che in seguito si convertì in uno dei luoghi simbolo della Costa Brava.
 Info: Julia Herrera De Salas

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