Al centro Ernesto d'Orsi, sulla destra il dott. Luca Filipponi
Il Caffè letterario del prof. Luca Filipponi incontra il noto critico d’arte Ernesto D’Orsi.
Ernesto
D’Orsi, letterato, critico d’arte ed organizzatore di eventi è nato a
Venafro nel 1942, attualmente vive e lavora a Roma , città nella quale
ha sviluppato le sue relazioni e la sua carriera che è intrinseca a
tutte le correnti delle avanguardie culturali e dell’arte contemporanea
del XX secolo. "Ho
esordito - spiega- come poeta nella collana “Arte e poesia” e poi con la messa in
scena di un testo teatrale dal titolo “Il momento di Giuda” con
scenografie di Giulio Turcato". Segue la rappresentazione
di un altro suo testo “Flos florum” al Palazzo delle Esposizioni con
scenografia del noto artista suo amico, Mario Schifano. "Nel
1993 ho vinto il festival letterario “Città di Fiuggi” come primo
premio e come miglior testo". Ed è stato acclamato con il dramma “La
probabile identità di Winston e Clementine” con le scenografie di Mario
Schifano. Per
quanto riguarda le attività di curatore di mostre ed esposizioni ha
avuto rapporti diretti e amichevoli con i maggiori artisti
contemporanei del XX secolo. Oltre a essere amico intimo di Mario Schifano ha curato mostre di
altissimo livello dedicate a protagonisti dell’arte contemporanea nel
contesto internazionale: Picasso, de Chirico, Baltus, Carrà, Dalì,
Pomodoro, Ligabue e tanti altri. Ha
scritto il libro “Il corpo astrale dell’arte” edito da Armando Editore
che sta avendo un ottimo successo di vendite, critiche e pubblico,
pubblicazione che rappresenta la sua sfida nel rappresentare la
contemporaneità dell’arte attraverso lo studio dei segni. " Il
percorso de “Il corpo astrale dell’arte” può apparire come
un’eccentrica divagazione sul misterioso rapporto che sussiste tra le
costellazioni e il divenire della storia dell’arte, vista come un corpo
organico dotato di testa, gambe, braccia e così via. Per esempio, è
singolare l’analogia che c’è tra il segno della Vergine e l’età
cristiana, oppure la Bilancia che rappresenta l’età bizantina e una serie d' immagini che evidenziano la relazione tra le
parti di un corpo e le diverse creazioni artistiche che si sono
succedute nel tempo. Ha, inoltre, curato la mostra
di Botero ad Assisi, sta pubblicando un nuovo libro ed è stato
premiato nell’ambito dello Spoleto Festival Art 2012 dal 28 settembre al
1 ottobre per il Premio Letteratura.