venerdì 28 febbraio 2014

I Dotti e il Vento


  • Arrivò di colpo dietro la siepe e la passò con un salto; nessuno l'aveva visto venire, nessuno lo vedeva, ed era da per tutto. Era giù basso sull'erba, che si piegava e si alzava in strisce d'un verde pallido quasi cenerino; più giù ancora, nella conca bruna dello stagno, che si apriva e si allargava. Era in alto, lungo i lini bianchi, appena lavati e messi sulla fune; più in alto ancora, tra i ciuffi degli alberi, tremanti in ogni foglia. (Giuseppe Fanciulli)
  • Chi guarda ai venti non semina. (Isacco di Ninive)
  • Il vento con le sue lingue | lambisce le piante moribonde; | ne le soprastanti gronde | un piano sorbire si distingue. (Corrado Govoni)
  • Il vento, il vento: veniva a lunghi solchi, la testa bassa da bufalo trasvolava, sopra Brands-Haide, sopra la strada transitata, ad altezza di collina sopra nessuna foglia: poi si gettò nello spiazzo, sprizzando ghiaia fino a noi; tuttavia rimanemmo saldi, le braccia scarne avviticciate, Lore, io, Grete. (Arno Schmidt)
  • Il vento soffia a mezzogiorno, poi gira a tramontana; | gira e rigira | e sopra i suoi giri il vento ritorna. (Qoelet)
  • Il vento sparso luccica tra i fiumi | della pianura, il monte ride raro | illuminandosi, escono barlumi | dall'acqua, quale messaggio più chiaro? È tempo di levarsi su, di vivere | puramente. (Mario Luzi)
  • Mi sembra duro pensare che il rumore del vento tra le foglie non sia un oracolo. (Simone Weil)
  • Quali dal vento le gonfiate vele | caggiono avvolte, poi che l'alber fiacca, | tal cadde a terra la fiera crudele. (Dante Alighieri)
  • Venti, nubi, nebbie e tempeste, flussi e reflussi che procedeno dalla vita e spiramento di questo grande animale e nume, che chiamiamo Terra. (Giordano Bruno)

Proverbi 

 Italiani

  • All'Avvento, pioggia o vento.
  • Chi semina vento, raccoglie tempesta.[1]
  • Chi teme acqua e vento non si metta in mare.
  • Gran vento e luna piena portano buon tempo.
  • Il vento non è buono che a mandar navi e mulini.
  • Il vento non muore mai di sete.
  • Maggio ventoso, anno bondanzioso.
  • Non fu mai vento senz' acqua.
  • Per la santa Candelora, [2 febbraio] dell'inverno siamo fuora, ma se piove o tira vento, dell'inverno siamo dentro.
  • Quando piove e tira vento, serra l'uscio e stai dentro.
  • Quando tira vento non si può dir bel tempo.
  • Vento da levante, acqua diluviante.
  • Vento fresco, mare crespo.

Toscani

  • A nave rotta ogni vento è contrario.
  • È un cattivo andare contro il vento.
  • Piccola acqua fa cessar gran vento.
  • Piccolo vento accende fuoco, e il grande lo smorza.

Istriani

  • A barca rota ogni vento xè contrario.
  • A Fiume la nassi, a Segna la cressi, a Trieste la finissi.
A Fiume [la bòra][2] nasce, a Segna[3] cresce, a Trieste finisce.
  • Anca el macaco sa navigar col bon vento.
  • Barca va dove che vento mena.
  • Bora che sbaia xe fogo de paia; bora scura, poco la dura; bora a trati – xe quela che bati.
  • Bora de note – no dura più che tre balote.
Bora[2] di notte dura palline [poco tempo].
  • Bora[2] sabatina, la piova xe vicina.
  • El maistro xe'l rufian del siroco.
Il maestro [maestrale] è il ruffiano dello scirocco.
  • La bora[2] sabatina in tre jorni la crepa o la se rafina.
  • Lebic' bardassa, quel che trova lassa..
Libeccio[4] bardascia, quel che trova lascia.
  • No spetarte mai la bora[2], se siroco in mar lavora [qui per soffia].
  • Nuvoli rosi de matina, o vento o piovesina.
  • Quando la luna va in garbin – lassa le togne e tiente al vin.
Quando la luna va in libeccio, lascia le togne [5] e tieniti al vino.
  • Soto el scojo – bonassa come l'ojo.
Sotto lo scoglio [al riparo, sottovento], bonaccia come l'olio.
  • Vento in pupa, mezo porto.
  • Vento mena e barca va.

Note

  1. Salta Dall'Antico Testamento, Libro di Osea, 8, 7: E poiché hanno seminato vento | raccoglieranno tempesta.
  2. Salta a: a b c d e Bora, vento di est-nord-est freddo, secco e violento tipico dell'alto Adriatico.
  3. Salta Segna, città croata sull'Adriatico.
  4. Salta Libeccio, vento di sud ovest violento e a raffiche.
  5. Salta Togna: attrezzo da pesca quadrangolare di sughero o legno sul quale si avvolge la lenza.

TV ART Festival

IL CAFFE’ LETTERARIO DEL PROF. LUCA FILIPPONI INTERVISTA IL CRITICO ROMANO E STORICO DELL’ARTE ERNESTO D’ORSI

Al centro Ernesto d'Orsi, sulla destra il dott. Luca Filipponi
Il Caffè letterario del prof. Luca Filipponi incontra il noto critico d’arte Ernesto D’Orsi.
Ernesto D’Orsi, letterato, critico d’arte ed organizzatore di eventi è nato a Venafro nel 1942, attualmente vive e lavora a Roma , città nella quale ha sviluppato le sue relazioni e la sua carriera che è intrinseca a tutte le correnti delle avanguardie culturali e dell’arte contemporanea del XX secolo. "Ho esordito - spiega- come poeta nella collana “Arte e poesia” e poi con la messa in scena di un testo teatrale dal titolo “Il momento di Giuda” con scenografie di Giulio Turcato". Segue la rappresentazione di un altro suo testo “Flos florum” al Palazzo delle Esposizioni con scenografia del noto artista suo amico, Mario Schifano. "Nel 1993 ho vinto il festival letterario “Città di Fiuggi” come primo premio e come miglior testo". Ed è stato acclamato con il dramma “La probabile identità di Winston e Clementine” con le scenografie di Mario Schifano. Per quanto riguarda le attività di curatore di mostre ed esposizioni ha avuto rapporti diretti e amichevoli con i maggiori artisti contemporanei del XX secolo. Oltre a essere amico intimo di Mario Schifano ha curato mostre di altissimo livello dedicate a protagonisti dell’arte contemporanea nel contesto internazionale: Picasso, de Chirico, Baltus, Carrà, Dalì, Pomodoro, Ligabue e tanti altri. Ha scritto il libro “Il corpo astrale dell’arte” edito da Armando Editore che sta avendo un ottimo successo di vendite, critiche e pubblico, pubblicazione che rappresenta la sua sfida nel rappresentare la contemporaneità dell’arte attraverso lo studio dei segni. " Il percorso de “Il corpo astrale dell’arte” può apparire come un’eccentrica divagazione sul misterioso rapporto che sussiste tra le costellazioni e il divenire della storia dell’arte, vista come un corpo organico dotato di testa, gambe, braccia e così via. Per esempio, è singolare l’analogia che c’è tra il segno della Vergine e l’età cristiana, oppure la Bilancia che rappresenta l’età bizantina e una serie d' immagini che evidenziano la relazione tra le parti di un corpo e le diverse creazioni artistiche che si sono succedute nel tempo. Ha, inoltre, curato la mostra di Botero ad Assisi, sta pubblicando un nuovo libro ed è stato premiato nell’ambito dello Spoleto Festival Art 2012 dal 28 settembre al 1 ottobre per il Premio Letteratura.

Inaugurazione e mostra di Massimo Bigioni all'ingresso dell'Ospedale di Spoleto


Ingresso dell'Ospedale "San Matteo degli Infermi" di Spoleto
La mostra d'arte contemporanea dell'artista Massimo Bigioni, originario di Leonessa, in provincia di Rieti, inaugurata alla presenza dell’artista, del Presidente dello Spoleto Festivalart Dott.Luca Filipponi, il Presidente del Creel di Spoleto Dott. ssa Stefania Montori, che ospita la mostra e del critico Sonia Terzino e dello scultore Mauro Cipriani e dell’avvocato Sensini , delle pittrice Valentina Angeli e di altre artiste ternane.
Massimo - scrive William Tode - prosegue con le sue creazioni sulla scia della grande tradizione artistica ottocentesca che hanno caratterizzato tutte le scuole pittoriche umbre, laziali e partenopee. Questo è ciò che contraddistingue l'arte di Bigioni, che persegue in splendida solitudine, da autodidatta con dignità esecutiva, una pittura onesta, robusta per impianto sia stilistico che compositivo, mettendo a fuoco aspetti della vita miserevoli di tutti i giorni, del suo proletariato montano».
Massimo Bigioni vanta alle spalle un curriculum di tutto rispetto, tra i tanti riconoscimenti e mostre sia collettive sia personali tenute dall'artista ricordiamo la partecipazione al festival internazionale del dialogo tra i popoli sezione pittura, scultura e poesia presso l'Ambasciata dell'Iraq in Italia la cui prossima edizione sarà curata dallo stesso Bigioni, mostra personale presso la biblioteca del senato sala Giovanni Spadolini e dono dell'opera "In Movimento" al Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, mostra personale alla galleria comunale di Rieti, partecipazione alla 31° edizione del premio internazionale "Fontane di Roma" omaggio a Giovanni Paolo II Sala Protomoteca in Campidoglio, è stato presente per due anni consecutivi all'Expo internazionale Spoleto Arte Festival e al' Expo Arte internazionale Salvador De Bahia.
www.ilgiornaledirieti.it/leggi_articolo_f2.asp?id_news=26948 da dove sono tratte le note su Massimo Bigioni e la foto de Le nozze di Cana di Massimo Bigioni
Nel canale Cantata da Camera di youtube di Jacopo Feliciani ci sarà l'intervista con l'artista e con i partecipanti intervistati da Luca Filipponi.

Festival Internazionale dell'Arte per il Dialogo e la Pace tra i Popoli e le Religioni, a cura dell'artista Massimo Bigioni, presso l'Ambasciata dell'Iraqa presso la Santa Sede

    
Am basciata della Repu bblica dell'lraq presso Ia Santa Sede
Via della Camilluccia, 355 - 00135 Roma Tel. 06.30.11.140  -Fax 06.35.50.64.16

A tutti gli ARTISTI



L'Ambasciata   della  Repubblica  dell'Iraq   presso  la  Santa  Sede  si  pregia  d'informare tutti gli artisti che parteciperanno al Festival Internazionale dell'Arte per il Dialogo e la Pace tra i Popoli e le Religioni, a cura dell'artista Massimo Bigioni, che la data dell'evento sara: 13/06/2012  h. 18.00-21.00 (VERNISSAGE)  Solo su invito. ll programma prowisorio prevede i discorsi introduttivi, il taglio del nastro e l'inizio della mostra accompagnata da musica di sottofondo patrocinata dal Comune di Greccio. Seguinl uno Standing Buffet. Riprese video e servizio fotografico saranno patrocinate dal Comune di Leonessa.
14/06/2012 h 9.00-19.00  apertura al pubblico. Al fine di  peter procedere con la composizione del catalogo, tutti gli artisti sono invitati ad  inviare in formate  JPEG  la foto  della propria  opera,  entre  e  non  oltre  il
06/05/2012 (gli artisti che non rispetteranno il termine per l'invio saranno esclusi dalla partecipazione), al seguente indirizzo e-mail:

specificando: Nome dell'Artista , Nazionalita, Titolo dell'Opera,
Dimensioni, lndirizzo e-mail da pubblicare
Si ricorda a tutti i PITTORI che le opere dovranno essere incorniciate, che non sara necessario portare i cavalletti in quanto 1'esposizione, salvo complicazioni, verni allestita con pannelli ai quali Ia scrivente Ambasciata proweden'i.
Gli SCULTORI  dovranno invece portare una base di supporto  per le proprie opere che si ricorda verranno esposte nello spazio esterno alla sala.
Per l'allestimento dell'esposizione si comunica che tutte le opere (pitture e sculture) dovranno pervenire nella sede di questa Ambasciata (Via della Camilluccia, 355 ROMA) entro e non oltre le ore 15.00 di lunedi 11/06/2012.
Le opere potranno essere ritirate a partire dalle ore 9.00 di venerdi 15 giugno e entre
le ore 15.00 di sabato 16 giugno.
Eccezionalmente per colore che fossero impossibilitati al ritiro nelle date indicate, si prega   gentilmente   di   comunicarlo   tempestivamente   al5di prendere   accordi direttamente con I'Ambasciata.



L’artista e filosofo antimetafisico Valerio Giuffrè a Spoleto
Valerio Giuffrè e Luca Filipponi durante una presentazione di "L'Anti-metafisica" di V.Giuffrè

Arriva a Spoleto la presentazione del libro l’antimetafisica dell’artista, medico e filosofo romano Valerio Giuffrè, con una  presentazione in grande stile presso il Caffè letterario di Palazzo Mauri, la biblioteca comunale di Spoleto, che ospiterà l’incontro dibattito il giorno 01 maggio alle ore 17.00.
Alla manifestazione parteciperanno: Ginfranco Cotronei editore e scrittore esperto in testi filosofici, il famoso critico romano Ernesto D’Orsi, il prof. Luca Filipponi curatore della prefazione dell’antimetafisica in rappresentanza dell’editore (Edizioni Si Roma), Martina Tiberi che modererà l’incontro inserito nell’ambito della  rassegna spoletina Spoleto a Colori. In tal senso Spoleto a Colori e Spoleto Festival Art hanno stretto un’intesa di collaborazione per alcuni eventi culturali che prevede la mostra  di quadri del Premio Spoleto Festival Art presso il Chiostro di San Nicolò, la presentazione dell’antimetafisica ed il Premio Spoleto Festival Art a Colori che quest’anno verrà consegnato ad dott. Luca Sapori, per la grande sensibilità verso l’arte e la cultura ed il sociale che ha dimostrato aprendo all’arte una delle sale di entrata dell’Ospedale di Spoleto. A testimoniare tale coesione interverranno la dott.ssa Stefania Montori Presidente dell’associazione Creel e Bruno Farroni Direttore artistico e organizzatore di Spoleto a Colori.
Soddisfazione per tale iniziativa culturale è stata espressa congiuntamente dal filosofo Giuffrè e dal dott. Luca Filipponi Presidente dello Spoleto Festival Art : “fare delle rassegne culturali che prevedono presentazioni e rassegne culturali di questo tipo è sicuramente un obiettivo di grande livello che siamo ben contenti di aver raggiunto. In futuro abbiamo in programma di effettuare una presentazione di grandi scrittori ed artisti con cadenza mensile.”

artfestivaltv.blogspot.it

Mostra di pittura e scultura del Premio "Spoleto Festivalart 2010-11" durante "Spoletoacolori2012" in attese del Premio ed Expo 2012 al Chiostro di San Nicolò



COMUNICATO STAMPA
 
DIRITTO AL CIBO, PRESENTATA OGGI LA CAMPAGNA ITALIANA CHE RISPONDE ALL’APPELLO DEL PAPA
 
Roma, 28 febbraio 2014. Cibo giusto per tutti, una finanza al servizio dell’uomo, relazioni di pace. Sono i tre filoni tematici in cui si articola la campagna nazionale dal titolo “Una sola famiglia umana, cibo per tutti: è compito nostro” elaborata dagli organismi, dalle associazioni e dai movimenti cattolici italiani per sensibilizzare e formare i giovani e l’opinione pubblica al diritto al cibo. Il cibo, come l’acqua e l’aria, è un bene essenziale per la vita, un diritto per tutti e per ciascuno.  La campagna è la versione italiana dell’omonima mobilitazione “One Human Family. Food for All” lanciata a livello internazionale dal Papa e da  Caritas Internationalis  il 10 dicembre 2013. 
La Campagna italiana è stata presentata questa mattina a Roma presso Domus Pacis Hotel Torre Rossa, nell’ambito del primo seminario di approfondimento, organizzato da Caritas Italiana.
La Campagna vuole promuovere un cambiamento nel modello di sviluppo a partire  dagli  stili di vita di ciascuno, con un impegno anche a livello politico affinché tutte le persone, in Italia, in Europa e nel mondo, abbiano accesso al bene comune costituito da un cibo sano, nutriente, giusto. Un cibo  prodotto secondo criteri di sostenibilità ambientale e di giustizia nel rispetto della dignità delle persone, contro un sistema fatto da strutture di peccato che generano fame e spreco assieme, che speculano su un bene essenziale come il cibo, che generano violenza e guerra tra comunità.
Durante il seminario sono stati presentati gli strumenti della Campagna: un documento base per affrontare la tematica centrale del diritto al cibo in una prospettiva più ampia, attraverso i diversi elementi che la legano ai temi della buona finanza e della costruzione di un mondo di pace; un “Toolkit di formazione” per attivare la riflessione nei territori indirizzandosi proprio verso il mondo ecclesiale, il mondo degli imprenditori ed il mondo giovanile e della scuola. Il toolkit suddiviso in 3 fascicoli è particolarmente rivolto ad animatori, insegnanti, catechisti, … per promuovere un orizzonte culturale che attivi la corresponsabilità di ciascun cittadino in una visione olistica del sentirsi realmente parte di una sola Umanità. Un Sito comune www.cibopertutti.it per diffondere i contenuti della campagna e dare visibilità alle diverse iniziative locali favorendo la creazione di reti tra territori e con il livello nazionale. Se vuoi partecipare anche tu utilizza l’hastag #cibopertutti.
 
In allegato:
·         la scheda con le dichiarazioni di tutti i Presidenti delle sigle che hanno promosso e aderito alla campagna, molti dei quali sono intervenuti durante il Seminario
·         la scheda di presentazione del “Toolkit di formazione”
·         la versione sintetica del Documento base della campagna
 
Ufficio Stampa FOCSIV
Laura Malandrino
Cell. 3383032216; tel. 066877796

I Dieci Comandamenti di Domenico Iannacone e Luca Cambi


Martedì 4 marzo
ore 12.00 Sala B
Viale Mazzini, 14 - Roma

Conferenza stampa per la presentazione di
I DIECI COMANDAMENTI
di Domenico Iannacone
Un programma di
Domenico Iannacone e Luca Cambi
Regia di Luca Cambi, Francesco Castellani 
per i giornalisti accreditati

“Inchieste morali", spaccati autentici di vite altrimenti nascoste
 nelle pieghe del mondo. Un ritratto senza mediazioni  e senza giudizi
 per mostrare il vero volto delle persone e illuminare la nebulosa  dei
sentimenti  umani. Un nuovo “giornalismo raccontato” che squarcia pezzi di
vita reale e sociale svelando tutta  la forza del servizio pubblico caro a Rai3.

In onda su Rai3, venerdì 7 marzo ore 23.10



Guy Cogeval president du Musée d’Orsay

IMG/jpg/Cogeval.jpgLa nouvelle de la nomination de Guy Cogeval à la présidence du Musée d’Orsay vient d’être publiée au Journal Officiel. Il ne s’agit pas réellement d’une surprise puisque son nom circulait depuis très longtemps comme l’un des successeurs probables de Serge Lemoine à la tête de cet Etablissement Public.
Né à Paris en 1955, Guy Cogeval, après un DEA d’Histoire de l’Art, est reçu conservateur en 1985 et commence sa carrière à Orsay comme conservateur stagiaire. De 1985 à 1988, il est l’adjoint de Philippe Durey au Musée des Beaux-Arts de Lyon, puis entre au Louvre pour devenir, jusqu’à 1992, adjoint du directeur du service culturel.
A cette date, il prend la direction du Musée des Monuments Français où il restera jusqu’en 1998, quand il est appelé au Canada pour diriger le Musée des Beaux-Arts de Montréal. Il y mènera une brillante politique d’acquisitions et d’expositions internationales. Rentré en France fin 2006, il était depuis pensionnaire à l’INHA.
Guy Cogeval a été le commissaire de très nombreuses expositions, dont certaines ont marqué les esprits. On retiendra par exemple : Triomphe et Mort du héros sur la peinture d’histoire, lorsqu’il était à Lyon (1988), La Renaissance, de Brunelleschi à Michel-Ange organisée au Musée des Monuments Français en 1994-1995 (ainsi qu’à Venise, Washington et Berlin), sa suite logique Triomphes du Baroque qui fit étape à Montréal et en France à Marseille (1999) ou Hitchcock et l’Art à Montréal et au Centre Pompidou (2001), une rétrospective encore dans toutes les mémoires,
Spécialiste d’Edouard Vuillard, Guy Cogeval a publié l’imposant Catalogue critique des peintures et pastels d’Edouard Vuillard (voir la recension) et a consacré à cet artiste une grande rétrospective en 2003.
La nomination d’un conservateur à la présidence d’Orsay est une belle nouvelle car depuis quelques semaines circulaient les rumeurs les plus folles à ce sujet. Il s’agit de l’un des rares Etablissements publics à être encore dirigé par un historien de l’art. L’expérience de Guy Cogeval comme directeur d’un grand musée international devrait permettre à Orsay de maintenir son rang.
Atteint par la limite d’âge, Serge Lemoine n’a donc pas pu profiter d’une dérogation qui lui aurait permis de demeurer à la tête du musée jusqu’à 2009 comme il en avait manifesté le désir. Son action à Orsay a été marquée par de nombreuses réussites. Nous avons parlé ici à plusieurs reprises des expositions de cette institution ainsi que de ses importantes acquisitions. Nous préparons actuellement un article recensant celles effectuées ces deux dernières années.
latribunedelart.com

Didier Rykner, mercredi 30 janvier 2008