Ciao Feliciana,
Sono già due mesi che Alessandro e Mariateresa non ci sono più. Sergio li ha uccisi, il 9 aprile.
Aveva paura di morire e di lasciare solo Alessandro, suo figlio disabile,
visto che alla mamma, Mariateresa, era stato diagnosticato un grave
male. Incontravo spesso quest'uomo che spingeva la carrozzina del
figlio. Abitavano a duecento metri da casa mia e tutte le volte Sergio
mi diceva: "Che succederà, ad Alessandro, dopo la mia morte e quella di
mia moglie ? Non abbiamo parenti, Ileana fai qualcosa per il “DOPO DI NOI”, non dimenticartene."
Per lui e per tanti altri familiari, nella precedente legislatura ho scritto una legge sul “DOPO DI NOI”.
Erano e sono tanti i papà e le tante mamme che bussano alla mia porta
chiedendo una soluzione per i loro figli disabili non autosufficienti
nel momento in cui verranno a mancare. La politica, si sa, è lenta e i tempi sono andati oltre il previsto. Oggi, fortunatamente, la legge sta arrivando in commissione e il suo iter sta per cominciare. Nel frattempo, però, Sergio non ce l'ha fatta. Ha sparato ed è diventato un assassino.
Io,
pur essendo fortemente attaccata alla vita ho capito quel padre.
Non l'ho giustificato, l'ho capito... Anche io sono figlia e so, da
sempre, che i miei genitori hanno paura di lasciarmi e per questo non si
concedono neanche il “lusso” di un'influenza, figuriamoci
la possibilità di invecchiare e morire.
Eppure
io sono una donna adulta, felice di essere quella che sono, una persona
“faticosamente autonoma”, ma tutto questo non basta a mia madre e mio
padre per non aver l'ansia del “dopo di noi”.
Perché
ciò avvenga la legge prevede la costituzione di un fondo con risorse
pubbliche e private che saranno gestite in base ai criteri della legge
328/2000. Sono previste agevolazioni fiscali per chi eroga risorse
finalizzate al medesimo obiettivo e forme di defiscalizzazione.
Questa legge è urgentissima, perché di famiglie in queste condizioni ce ne sono davvero tante. Sono 2 milioni 600 mila le persone che nel nostro Paese sono colpite da disabilità grave e per questo non sono autosufficienti. Ciò vuol dire che le famiglie italiane interessate sono circa il 15 per cento del totale, quindi il 4,8 della popolazione italiana.
Grazie
Ileana Argentin
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