Gli accenti e gli apostrofi
NON bisogna mettere l’accento sulle parole di una sola sillaba.
Per cui i monosillabi qui – qua – sto – sta – so – sa – va – fa – fu – tu – te – me – NON vogliono mai l’accento.
Vi sono però alcuni monosillabi che fanno eccezione, in quanto potrebbero confondersi con parole identiche:
dà (voce del verbo dare, per distinguerla dalla preposizione “da”): La Borsa dà emozioni – La Borsa da tempo ci fa tribolare.
là (avverbio di luogo, per distinguerlo dall’articolo e pronome “la”): Andrò là domani. – Adoro la (art.) cioccolata e la (pron.) mangerò più tardi.
lì ( avverbio di luogo, per distinguerlo dalla particella pronominale “li”): Lì, in Russia, fa molto freddo.- Ho comprato dei cioccolatini: li mangerò più tardi.
sì (affermazione, per distinguerlo dalla particella pronominale “si”): Sì, è proprio vero: quando si ama, si diventa scemi.;-)
né (negazione, per distinguerlo dalla particella pronominale “ne”): Non voglio né pane né vino.- Ho comprato dei cioccolatini: ne mangerò uno subito.
sé (pronome personale, per distinguerlo dalla congiunzione se): Ognuno pensa a sé. – Se potessi, partirei per una vacanza.
A quest’ultimo pronome, quando è seguito da “stesso”, possiamo mettere l’accento o non metterlo: Ognuno pensa solo a sé stesso – a se stesso.
Talora troviamo scritti i seguenti monosillabi in questo modo: sta’- va’- fa’-.
Come potrete notare, ci sono degli apostrofi e NON accenti.
Infatti, sta’ – va’- fa’- sono imperativi (consiglio-ordine) dei rispettivi verbi “stare” – “andare” – “fare”: Domenico, sta’ buono! – Va’ dove ti porta il cuore.- ANTONIO, fa’ il bravo.
A tutti e tre i verbi abbiamo operato l’elisione della “i” e infatti la forma completa sarebbe: stai – vai – fai.
Per lo stesso motivo – po’- (poco) vuole l’apostrofo e non l’accento.
Per cui i monosillabi qui – qua – sto – sta – so – sa – va – fa – fu – tu – te – me – NON vogliono mai l’accento.
Vi sono però alcuni monosillabi che fanno eccezione, in quanto potrebbero confondersi con parole identiche:
dà (voce del verbo dare, per distinguerla dalla preposizione “da”): La Borsa dà emozioni – La Borsa da tempo ci fa tribolare.
là (avverbio di luogo, per distinguerlo dall’articolo e pronome “la”): Andrò là domani. – Adoro la (art.) cioccolata e la (pron.) mangerò più tardi.
lì ( avverbio di luogo, per distinguerlo dalla particella pronominale “li”): Lì, in Russia, fa molto freddo.- Ho comprato dei cioccolatini: li mangerò più tardi.
sì (affermazione, per distinguerlo dalla particella pronominale “si”): Sì, è proprio vero: quando si ama, si diventa scemi.;-)
né (negazione, per distinguerlo dalla particella pronominale “ne”): Non voglio né pane né vino.- Ho comprato dei cioccolatini: ne mangerò uno subito.
sé (pronome personale, per distinguerlo dalla congiunzione se): Ognuno pensa a sé. – Se potessi, partirei per una vacanza.
A quest’ultimo pronome, quando è seguito da “stesso”, possiamo mettere l’accento o non metterlo: Ognuno pensa solo a sé stesso – a se stesso.
Talora troviamo scritti i seguenti monosillabi in questo modo: sta’- va’- fa’-.
Come potrete notare, ci sono degli apostrofi e NON accenti.
Infatti, sta’ – va’- fa’- sono imperativi (consiglio-ordine) dei rispettivi verbi “stare” – “andare” – “fare”: Domenico, sta’ buono! – Va’ dove ti porta il cuore.- ANTONIO, fa’ il bravo.
A tutti e tre i verbi abbiamo operato l’elisione della “i” e infatti la forma completa sarebbe: stai – vai – fai.
Per lo stesso motivo – po’- (poco) vuole l’apostrofo e non l’accento.
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